Bonus acqua potabile, prorogato anche per il 2022: tutti i vantaggi
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Bonus acqua potabile, prorogato anche per il 2022: tutti i vantaggi
Chi non vorrebbe veder sgorgare acqua fresca, pura e sana direttamente dal rubinetto di casa? Bene, questo è possibile, ed è anche conveniente sotto il profilo economico. La legge di bilancio 2022 ha infatti prorogato, per la precisione fino al 31 dicembre 2023, il credito d’imposta per l’acquisto di sistemi di filtraggio acqua potabile. In sintesi, viene ulteriormente estesa la facilitazione fiscale che consente ai cittadini di installare a casa propria un purificatore d’acqua recuperando gran parte dell’investimento sostenuto. Per essere ancora più precisi, il bonus si riferisce all’acquisto e all’installazione “di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e addizione di anidride carbonica alimentare E290, per il miglioramento qualitativo delle acque destinate al consumo umano erogate da acquedotti”. Esattamente quello che fa Emozioni casa, da sempre il nome di riferimento per il trattamento dell’acqua, che ha tantissime soluzioni e modelli di purificatori, gasatori, depuratori su misura per ogni esigenza.
Gli obiettivi “ecologici” dell’agevolazione
Grazie all’estensione appena prevista dalla manovra di bilancio 2022, è possibile beneficiare delle agevolazioni anche per tutte le spese sostenute dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2023. Un’occasione d’oro per migliorare la qualità dell’acqua a casa propria, per sempre, evitando sia i costi legati all’acquisto di acqua imbottigliata sia tutti i problemi connessi allo smaltimento delle plastiche. Ed è soprattutto quest’ultima la principale ragione che ha indotto il Governo a introdurre e prolungare il credito d’imposta. Oltre che all’ambiente, però, si fa del bene anche alla propria salute: solo così si ha la garanzia di poter disporre della migliore acqua possibile, per tutti gli usi quotidiani e per il consumo di tutta la famiglia.
Le modalità e i rimborsi previsti dal bonus
Il bonus acqua potabile prevede una platea composta da due categorie distinte: possono goderne le persone fisiche (senza partita IVA) e i soggetti esercenti attività d’impresa, arti e professioni e gli enti non commerciali, compresi gli enti del Terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti. Il credito d’imposta è pari al 50% della spesa sostenuta e risultante nella comunicazione da inviarsi all’Agenzia delle Entrate (dal 1° febbraio al 28 febbraio dell’anno successivo al sostenimento della spesa stessa). Anche per quanto riguarda l’entità del beneficio ci sono dei distinguo a seconda delle categorie: non può oltrepassare i 1.000 euro (per ogni unità immobiliare), per le persone fisiche non esercenti attività economica; non può superare i 5.000 euro (per ciascun immobile adibito all’attività commerciale o istituzionale) per gli altri soggetti.
Come si può richiedere
Le istruzioni per accedere al bonus sono chiaramente spiegate sul sito dell’Agenzia delle Entrate nella sezione dedicata. In ogni caso, è necessario conservare tutta la documentazione e le fatture relative all’acquisto e all’installazione, da saldare con pagamenti tracciabili. Per quanto concerne l’utilizzo del credito, per le persone fisiche non esercenti attività d’impresa o di lavoro autonomo avviene nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta di sostenimento delle spese agevolabili e in quelle successive fino a quando non se ne conclude l’utilizzo ovvero in compensazione in F24. Per tutti gli altri soggetti è solo in compensazione.
Laura • Ceo